Seleziona la lingua

Italian

Down Icon

Seleziona Paese

Italy

Down Icon

Olimpiadi invernali, il Gip di Milano chiede l’intervento della Consulta sul decreto del governo che “blinda” la Fondazione

Olimpiadi invernali, il Gip di Milano chiede l’intervento della Consulta sul decreto del governo che “blinda” la Fondazione

Altro scontro governo-magistrati

Olimpiadi invernali, il Gip di Milano chiede l’intervento della Consulta sul decreto del governo che “blinda” la Fondazione

L’ennesimo fronte di scontro tra magistratura e governo Meloni, dopo gli innumerevoli casi che vanno dalla questione Almasri al Ponte sullo Stretto fino alla questione dei migranti in Albania, coinvolge il più grande evento sportivo che il Paese ospiterà nei prossimi mesi.

Parliamo ovviamente dei Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina del 2026. Nella giornata di giovedì Patrizia Nobile, giudice per le indagini preliminari di Milano, ha sollevato davanti alla Corte Costituzionale la questione di legittimità costituzionale del decreto dell’estate del 2024 con cui il governo Meloni aveva ribadito la qualificazione di ente di diritto privato della Fondazione Milano-Cortina, organizzatrice delle prossime Olimpiadi.

Quell’atto del governo fu di fatto un modo politico per stoppare le inchieste aperte proprio dalla Procura di Milano per presunta turbativa d’asta in relazione ai Giochi Olimpici: l’ipotesi investigativa riguarda presunti affidamenti diretti pilotati tra 2020 e 2021 in cambio di tangenti per i servizi digitali, con indagati di peso come l’ex amministratore delegato della Fondazione, Vincenzo Novari, e dell’ex dirigente Massimiliano Zuco.

Nell’attesa del giudizio della Consulta, il gip Patrizia Nobile ha sospeso il giudizio sui sette indagati del procedimento. Il giudice converge così sulla stessa posizione dei pm milanesi: per la Procura infatti la Fondazione Milano-Cortina è un organismo di diritto pubblico, e non privato, e dunque quel decreto andrebbe annullato dalla Corte Costituzionale facendo così sbloccare le indagini.

Quelle norme erano state inserite dal governo nel decreto sulla “ricostruzione post-calamità” dell’11 giugno 2024: per la Procura non aveva requisiti di “necessità e urgenza” e soprattutto nessuna “omogeneità” con la materia.

Mossa, quella della Procura e oggi del Gip, che hanno già fatto infuriare il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. “I magistrati stanno cercando di mettere delle zeppe in un’organizzazione che sta funzionando e sta dando risposte eccellenti”, è la tesi del governatore, intervistato su 7Gold. “Aspettiamo l’esito della decisione della Suprema Corte, ma tutti i comportamenti commessi in vigenza della legge in questione credo escludano la sussistenza di qualunque reato: è anche abbastanza anomalo il comportamento della Procura”, ha sottolineato ancora Fontana, che si assurge per l’occasione anche al ruolo di giudice.

l'Unità

l'Unità

Notizie simili

Tutte le notizie
Animated ArrowAnimated ArrowAnimated Arrow